Promessa di Ghianda


Quante volte ci neghiamo l'intimità con le persone per paura del giudizio non solo quello esterno, ma anche di quello spietato che ci diamo da soli?

Quante volte guardiamo negli occhi il nostro interlocutore senza distogliere lo sguardo o senza che diventi sfuocato e confuso?

All'inizio del mio percorso di selva ricordo i passi incerti sui sentieri, un po' traballanti e quello stato di confusione. Ah sì come lo ricordo bene. E' stato un cammino lento fatto di cadute improvvise e risalite ardue. Come tutti i cammini di chi con Autenticità inizia a camminarsi dentro sulle orme del proprio "Vero Sè", della propria essenza, della propria Intima Natura. Oggi ripercorrendo quei passi, mi emoziono mentre mi rendo sempre più limpida e mentre quel dialogo interiore che piano si riaccende, mi fa chiaramente vedere che quella confusione, quel sentirsi persi, erranti, senza una direzione, ma il voler tornare sulle orme dei miei passi anche quando facevano male (che infondo non ho mai realmente abbandonato per fortuna!) non era nient'altro che la mia anima che chiamava sè stessa per tornare a casa. Certo ha un modo tutto suo di farsi sentire, non chiede permesso, sfonda le porte ben chiuse con il chiavistello, scombussola, a volte chiama talmente forte con immagini, sensazioni o suoni che si ripetono che risuonano per giorni e giorni. Per molto tempo ho cercato di tenerla buona, giù schiacciata, ma niente! Questo ha creato solo malessere in me, non ero mai tutta, mai tutta intera, non  mi sentivo e alle volte ciò si sostituiva con il sentire la mancanza di qualcuno o qualcosa.

Mi sento fortunata, sento i millimetri di conquiste. Ritrovando il contatto prima con la Natura e poi con l'Istinto, cioè quella forza che è vita e che non fa altro che preservare la vita e portarla alla sua piena espressione, sento quella promessa di ghianda dentro di me e dentro ognuno di noi che non aspetta altro che un terreno fertile per dare al mondo la sua più piena espressione. Il richiamo squarciava le giornate e girovagavo per la casa come un fantasma, passando da una stanza all'altra come se fossi vuota e senza senso. Seguire la mia Intima Natura apriva paesaggi di paura nel petto, mi faceva tremare. 

Adesso non vedo altra strada che obbedirle giorno dopo giorno con disciplina e amorevolezza preparandole con attenzione e cura un terreno fertile dove poter fiorire.

C'è molta paura quando ci troviamo e ci troviamo somiglianti agli altri poichè si iniziano a intravedere le profondità scure e le luci abbaglianti che ci rendono esseri tanto grandi ma anche infinitamente piccoli.

A lungo sono rimasta sospesa a mezz'aria. Oltrepassare quella soglia cercando di ricucire gli slabbri di ferite esatte non è cosa da poco ci vuole coraggio. Prendersi per mano insieme alla Fiducia e affidarsi all’Anima fino al fenomeno della fioritura non è cosa da poco ci vuole coraggio. 

E' appena esplosa la primavera, il bosco è ricco di gemme e gli animali si fanno vivi di vita brulicante, tutto parla di una rinascita, di una promessa, di un seme che ha riposato sotto il manto caldo di Madre Terra e adesso vuol trovare modo di mantenerle fede con tutto se stesso.

Anche nel mio cuore sento la promessa di primavera che mi sono fatta e spinge con urgenza per manifestarsi in tutto il suo essere..

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